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Titolo: Un Polpo alla Gola
Autore: Zerocalcare
Anno: 2012
Editore: BAO Pubblishing

INTRODUZIONE
Seconda opera del fumettista romano Zerocalcare che, questa volta ci porta indietro nel tempo, all’infanzia dell’autore, ponendoci una questione interessante: per quanto tempo è possibile mantenere un segreto prima che il senso di colpa ci costringa a confessarlo?

TRAMA
Un Polpo alla Gola è un libro che ci porta a vivere le vicende di un gruppo di ragazzini delle elementari, tra i quali possiamo ritrovare, addirittura, l’autore stesso, che, un giorno, per scommessa, decide di esplorare un piccolo boschetto, a pochi passi dalla scuola.

Scoperti dal preside i ragazzi d4ecidono di attribuire la colpa ad una loro compagna di classe, approfittando anche dell’atteggiamento leggermente antipatico della ragazza, questo causerà, pero, enormi sensi di colpa che affliggeranno Zero, manifestandosi stto forma di un polpo, aggrappato alla sua gola.

Anni dopo, al funerale di una professoressa, il gruppo deciderà di confessare.

OPINIONI
Come per l’opera precedente e presumibilmente per le successive, anche Un Polpo alla Gola si dimostra un libro ricco di citazioni e riferimenti alla cultura popolare degli anni Ottanta-Novanta, a partire dal videogico sequestrato ai ragazzi dalla professoressa, un GameBoy, fino ad arrivare a citazioni estrapolate direttamente dal cinema, dalle serie tv o dalla musica, tutte, ovviamente, inserite in chiave “simbolica”, per rappresentare emozioni, sensazioni, pensieri, sentimenti e stati d’animo.

SCRITTURA
Questo libro utilizza lo stile del fumetto, come tutte le opere di questo autore, quindi la scrittura è semplice, dinamica e veloce, organizzata in strisce e vignette.

Come sempre abbiamo una grande proliferazione di riferimenti culturali che potrebbero spiazzare non poco i lettori troppo giovani, passando, come detto sopra, da personaggi di fantasia e cartoni animati a musicisti rock, riferimenti incomprensibili per chiunque non abbia vissuto quel determinato periodo.

CONCLUSIONI
Zerocalcare si dimostra, ancora una volta, all’altezza di eventuali aspettative, confezionando un prodotto leggero e gradevole che ci apre una piccola finestra su un mondo che, ormai, ci appare sempre più lontano, sia per questioni anagrafiche che cronologichr.