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Titolo: Non sposate le mie figlie
Nazione: Francia
Anno: 2014
Regia: P.de Chauveron
Con: C.Clavier, C.Lauby

INTRODUZIONE
Le differenze culturali ed etniche arricchiscono e rendono il mondo a la società un po’ ,più vari, ma quando queste entrano, in qualche modo, a far parte di un contesto “protetto” come la famiglia, allora si possono generare una serie infinita di complicazioni e situazioni potenzialmente imbarazzanti.

È esattamente ciò che succede in questo caso, vediamo meglio il perché

TRAMA
Non sposate le mie figlie! è un film che racconta la storia di una tranquilla famiglia francese, nella quale, però, le figlie hanno deciso di compiere scelte differenti rispetto al solito, sposando un asiatico, un ebreo e un algerino.

Quando la coppia viene invitata al matrimonio della quarta ed ultimo figlia, i due sperano di poter accogliere in famiglia almeno un francese cattolico. La sorpresa sarà grande quando, invece, la ragazza annuncerà il suo futuro matrimonio con un ragazzo africano.

Questo genererà tutta una serie di qcuivoci, anche perché, contrariamente al solito, stavolta sono i genitori dello sposo a non vedere di buon’occhio i futuri suoceri!

OPINIONI
Si è sempre pensato che il razzismo fosse un problema quasi esclusivamente per i “bianchi”, Non sposate le mie figlie! dimostra che non è sempre così.

Il film, infatti, ribalta la prospettiva, mostrandoci che, qualche volta, anche gli stranieri possono avere problemi con noi, rendendo, così, l’integrazione ancora più difficile di quanto già non sia.

TECNICAMENTE
Giudicando il film dal punto di vista superficiale devo ammettere che questo appare abbastanza ben fatto, ben scritto e ben girato, con interpretazioni abbastanza convincenti, anche se, forse, un po’ troppo sopra le righe, specialmente per quanto riguarda il padre del ragazzo africano.

C’è però da dire che, forse, in questo caso, si tratta di un espediente voluto, forse per conferire al personaggio una sorta di ruolo comico.

CONCLUSIONI
Una buona pellicola, che cerca di far passare un fortissimo messaggio sociale, riguardante la tolleranza e l’uguaglianza, riuscendoci perfettamente senza risultare noiosa o pesante.