Titolo: Les Misèrables-Jean Valjean
Sviluppatore: Microids
Distributore: Zodiac
Pubblisher: Anuman Interactive
Data di uscita 2014
INTRODUZIONE
Secondo capitolo della trasposizione videoludica delle vicende narrate dallo scrittore francese Victor Hugo nel suo famoso romanzo I Miserabili che, questa volta ci mette nei panni del galeotto Jean Valjean, ponendoci, in fondo, un interessantissimo quesito: è possibile redimersi grazie all’amore e alla tenerezza di una bambina?
STORIA
Les Misèrables-Jean Valjean è un casual game che si concentra principalmente sulla figura del celebre galeotto nato dalla penna di Victor Hugo. Francia, 1826, Fantine, la giovane donna conosciuta nel primo capitolo della serie, Cosette’s Fate continua a vivere di espedienti per le strade ddella città, sognado, un giorno di poter riabbracciare la figlia.
Per riuscirci si rivolge al sindaco della città, il signor Madeleine, in realtà un galeotto di nome Jean Valjean, fuggito dal carcere in cui era rinchiuso e costretto a cambiare idenntità per sfuggire alla polizia.
L’uomo tenterà invano di riportare la ragazzina dalla madre, decidendo, infine, di adottarla.
GRAFICA
Les Misèrables-Jean Valjean è un casual game dalle atmosfere molto cupe e quasi deprimenti, da questo punto di vista conferma quanto abbiamo avuto modo di vedere nel capitolo precedente.
Le ambientazioni sono comunque rese con sufficiente cura da portare il giocatore ad immergervisi, vivendo tutte le difficoltà tipiche di quel periodo e di quella condizione sociale insieme ai personaggi.
ENIGMI
Anche da tale punto di vista questo casual game si conferma abbastanza forte, con enigmi, anche di natura logica, piuttosto affascinati, anche se forse non tutti particolarmente originali.
I puzzle sono skippabili, come sempre, premendo un apposito pulsante, visibile a schermo, che richiede un breve caricamento.
INTERFACCIA
Nessuna novità da segnalare da questo punto di vista, se non per quanto riguarda una maggiore chiarezza nella visualizzazione dei punti attivi che vengono segnalate con le classiche icone.
Anche questa volta le aree ad oggetti nascosti sono segnalate dalla presenza di un occhio che appare su sfondo giallo e risulta più chiaro rispetto al capitolo precedente, per il resto nessuna novità da segnalare.
SONORO
Il comparto tecnico, da questo punto di vista, è ancora rappresentato dalla sola presenza del commento musicale, mai troppo invasivo e fastidioso e perfettamente in accordo con le atmosfere “drammatiche” del titolo.
CONCLUSIONI
Anche questa volta Microids ha centrato l’obiettivo, proponendoci un prodotto toccante ispirato ad un immortale classico della letteratura francese.