Qualcuno di voi, per la maggior parte probabilmente ragzzine, ricorderà, forse, un cartone animato chiamato Jem e le Holograms, anime giapponese anni Ottanta-Novanta incentrato sulle vicende di Jerrica, una ragazzina che, alla morte del padre, eredita la sua casa discograzica e un orfanotrofio per ragazze.
Esplorando il posto la ragazza scoprirà uno strano macchinario, in grado di creare non solo basi musicali, ma anche copie olografiche di chiunque.
Jerrica deciderà, così, di sfruttare questo “stratagemma” per dare vita ad un gruppo, chiamato Jem e le Holograms, entrando, così, in competizione con una band locale, le Misfits.
La trama, come potete notare, non offre un grande “spessore”, a differenza della maggior parte dei cartoni animati del periodo, questo, forse, perché, a quanto pare, si trattava di un cartone animato ispirato ad una collezione di bambole, quindi, per sua stessa natura, certamente, non poteva trattarsi di un prodotto troppo “impegnativo” o “profondo”, preferendo puntare, anzi, maggiormente sul lato estetico.
Purtroppo, al giorno d’oggi, la crisi di idee è tale da spingere a trarre ispirazione quasi da qualsiasi cosa, ecco quindi che, accanto a remake e reboot di saghe più o meno famose fa capolino un film che trarrà ispirazione nientemeno che da questo cartone animato.
La pellicola avrà, però, una trama diversa da quella della versione animata, proponendoci l’ascesa della protagonista da semplice fenomeno di Internet a vera e propria star della musica.
Nonostante queste premessse, apparentemente incoraggianti, il film ha già registrato un gigantesco flop negli Stati Uniti, dopo meno di un mese dall’uscita, segno che, probabilmente, i gusti del pubblico stanno evolvendo e maturando, spostandosi verso prodotti più “sostanziosi” ed impegnati.
In Italia l’uscita della pellicola è prevista per i primi mesi del 2016 ma, vista l’accoglienza riservata in America, le speranze e le aspettative non sembrano essere delle più rosee.