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Titolo: Danse Macabre-The Last Adagio

Sviluppatore: Elpix Entertainment

Distributore: Big Fish Games

Pubblisher: Big Fish Games

Anno: 2014

INTRODUZIONE

Nel corso degli anni molti artisti hanno trattato, in alcune loro opere, il tema dell’ossessione, mostrandoci quanto questa possa risultare pericolosa e in alcuni casi letale.

Se vogliamo, in un certo senso, anche quest’opera videoludica può essere l’ennesima trasposizione di questo tema, vediamo come.

STORIAca

Danse Macabre-The Last Adagio è un casual game che racconta la storia di una giovane ballerina che, una sera, dopo lo spettacolo, scompare misteriosamente.

La sorella della ragazza deciderà di indagare sulla sua scomparsa, scoprendo moltissimi inquietanti segreti.

GRAFICA

Danse Macabre-The Last Adagio appare, fin da subito, un casual game graficamente ben curato.

Le ambientazioni sono realizzate con un ottimo 3D che rende bene l’atmosfera inquietante e pericolosa che si respira all’interno del teatro, unica locazione esplorabile nel titolo.

ENIGMI

Come di consueto, trattandosi di un casual game, gli enigmi sono prevalentemente a carattere logico, skippabili dopo una breve attesa per la ricarica dell’apposito pulsante.

Questi sono intervallati  da sezioni ad oggetti nascosti, necessarie a recuperare elementi utili per il proseguimento dell’avventura.

INTERFACCIA

Il sistema di controllo è quello classico di questi titoli: con un clic del tasto destro è possibile cambiare locazione, mentre, interagendo con apposite icone è possibile esaminare oggetti, o dialogare con i personaggi.

Come in tutti i giochi di questo genere le aree ad oggetti nascosti sono evidenziate dall’apposito scintillio.

È presente un sistema di aiuto che fornisce assistenza continuativa, previo breve caricamento dopo ogni utilizzo, così come durante gli enigmi.

SONORO

Un’ottima musica e un doppiaggio ben riuscito, esclusivamente in inglese, completano l’esperienza di gioco.

In Italia la versione disponibile è quella sottotitolata nella nostra lingua.

CONCLUSIONI

Un ottimo titolo che, ancora una volta, ci mostra fino a che punto possono spingersi la pazzia e l’ossessione umana, specialmente quando legate ad un amore non corrisposto.