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Da secoli l’uomo osserva il cielo ponendosi almeno due domande: siamo soli nell’universo?

E più recentemente esistono altri pianeti simili al mostro, nei quali sarebbe possibile vivere?

Alla prima domanda si è tentato di dare una risposta nel corso dei decenni e specialmente con le ultime missioni spaziali, la seconda, invece, è molto più complicata: perché ci possa essere la vita su un altro pianeta sono necessarie alcune condizioni, come la presenza di ossigeno e di acqua. Recentemente abbiamo avuto modo di essere informati su una grande scoperta, che potrebbe avere ripercussioni molto importanti dal punto di vista scientifico, quella del primo pianeta “gemello” della Terra, Kepler 452-b.

Questa scoperta avviene a 20 anni da quella del primo pianeta extrasolare e proprio in questi giorni gli astronomi sono al lavoro sui dati raccolti. Finora Kepler 452-b risulta essere più grande della Terra del 60% e orbita intorno ad una stella ad una distanza paragonabile a quella tra in nostro pianeta e il Sole e si trova nella costellazione del Cigno.

Kepler 452-b risulta essere leggermente più brillante del Sole, il che lo rende il perfetto candidato a pianeta “gemello” della Terra, rispetto ad altri che ruotano intorno a stelle meno brillanti.

Kepler 452-b risulta, appunto essere il primo candidato tra quelli più “forti” scoperti dalla sonda Kepler.

Questo pianeta è cinque volte più massiccio della Terra e orbita intorno alla sua stella ogni 385 giorni.

Questa sta diventando, gradualmente, sempre più brillante e calda e chiunque dovesse provare a viverci vedrebbe il proprio mondo morire lentamente.

Questa scoperta, come già detto, avviene a 20 anni da quella del primo pianeta esterno al nostro sistema solare, insieme a questo annuncio è stato rilasciato una sorta di “catalogo” aggiornato dei pianeti esterni al nostro sistema solare scoperti finora, che sono più di 4000, rispetto a quelli “confermati” che solo soltanto più di un ,migliaio.