INTRODUZIONE
Non è la prima volta che assistiamo ad una storia apparentemente strana e senza senso, così come questa non è la prima produzione originale europea di Netflix.
Nonostante queste premesse poco incoraggianti avventuriamoci nell’analisi di questa peculiare serie.
STORIA
La Casa di Carta è una serie tv spagnola ambientata quasi completamente in un’unica location.
La storia, infatti racconta di una particolare “rapina” all’interno della Zecca di Stato, l’obiettivo della banda di rapinatori, infatti, è quello di ottenere il ricchissimo bottina, pari a duemila quattrocento milioni di euro.
Sfortunatamente anche gli impiegati, il direttore e i dipendenti della Zecca si troveranno presi in ostaggio.
OPINIONI
Non ho ancora finito di vedere la prima stagione di La Casa di Carta, ma quello che salta subito all’occhio è che si tratta di una serie tv che “ti prende”, anche se, probabilmente, all’inizio, può sembrare il contrario: il ritmo, infatti, almeno nei primi episodi è un po’ lento, ma si tratta di quel tipo di lentezza finalizzata a costruire la tensione, obiettivo che viene centrato in pieno!
TECNICAMENTE
Nulla da dire sulla regia, che, trattandosi di una serie tv, può variare leggermente da un episodio all’altro, la fotografia, invece, è sempre piuttosto cupa, con colori molto scuri, probabilmente per generare maggiore tensione.
I personaggi, almeno per quanto riguarda i componenti della banda, non sono caratterizzati, ma questo è spiegato fin da subito nella trama.
I loro soprannomi ricalcano i nomi di alcune città, come Nairobi, Mosca, Tokyo, Denver e Berlino.
Solo più avanti, grazie ad un espediente narrativo, verremo a sapere alcuni dei loro veri nomi.
CONCLUSIONI
Una buona serie, verso la quale, in prima battuta, anch’io ero un po’ diffidente ma che, una volta “ingranata la marcia” parte molto bene ed incuriosisce.
Se capita datele almeno una possibilità!