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Titolo: Hundred to Go

Nazione: Italia

Anno: 2016

Con: C.Bocci, M.Di Martino

 

INTRODUZIONE

La pubblicità, ormai, “invade” qualunque aspetto della nostra vita quotidiana, dai giornali alla tv a Internet.

Questo strumento commerciale ha assunto, negli ultimi anni, forme sempre più complesse, vediamone un esempio.

 

STORIA

Hundred to Go è una serie tv fantascientifica prodotta in Italia e ambientata nel 2116, in un mondo in cui, probabilmente per evitare conflitti e ingiustizie, ogni emozione è stata rimossa dal cuore degli uomini.

Questi, fin dalla nascita, vengono, inoltre, accompagnati da un “doppio”, creato, probabilmente, in laboratorio.

In questo clima distopico si ambientano le vicende di X1 e X2, che vivono e lavorano insieme.

Improvvisamente X1 scompare, venendo catapultato indietro nel tempo di un secolo, nel 2016.

Qui il nuovo arrivato dovrà imparare a sopravvivere in un mondo ostile ed estraneo, affrontando anche le prime emozioni umane.

OPINIONI

Trovo che Hundred to Go sia una serie tv molto interessante, nonostante, dal mio punto di vista, non si tratti di nient’altro che di un semplice “spottone”.

Questa serie tv, infatti nasce dalla collaborazione tra FOX e  una nota casa automobilistica.

Esperimenti di questo tipo, tuttavia, non sono nuovi in Italia, basti pensare allo spot di una popolare marca di profumi di lusso di qualche anno fa, nella quale compariva la famosa attrice Nicole Kidman.

TECNICAMENTE

Questa serie tv non è, forse, particolarmente brillante dal punto di vista tecnico, dato che appare chiaro quasi fin da subito che si tratta della “versione estesa” di uno spot pubblicitario: la recitazione è um po’ approssimativa, ma la trama è intrigante e la regia è buona.

Una cosa che si rileva fin da subito è la breve durata di ogni episodio, circa 8 minuti, questo rende possibile guardare l’intera stagione, composta da soli 5 episodi in poco più di mezz’ora, per la precisione 40 minuti.

CONCLUSIONI

Un altro esperimento televisivo che unisce due generi che, solitamente, interferiscono l’uno con l’altro, dato che la pubblicità, solitamente “interrompe” temporaneamente la puntata di una serie tv.