Titolo: Gabriel Knight 2-The Beast Within
Sviluppatore: Sierra
Distributore: Leader
Pubblisher: Adventure Production (riedizione)
Data di uscita: 1996 (originale), 2007 (riedizione AP)
INTRODUZIONE
Secondo capitolo della saga che racconta le avventure del Cacciatore di Ombre Gabriel Knight, creato dalla penna della scrittrice Jane Jensen.
Una delle serie più celebri e più amate della storia delle avventure grafiche che, alla sua prima uscita nell’ormai lontano 1996 contribuì a ridare nuova linfa a questo genere.
STORIA
La storia di Gabriel Knight 2-The Beast Within è abbastanza complessa.
Dopo aver scoperto la verità sulle sue origini e sul lugubre passato della sua famiglia, Gabriel si rifugia in Germania, nel vecchio castello dei suoi antenati per lavorare al suo nuovo romanzo.
Una sera il nostro eroe riceve la visita degli abitanti del villaggio, spaventati dalle aggressioni di una misteriosa creatura.
Toccherà allo Schattenjager fare luce su questa strana faccenda, aiutato dal giocatore e dalla sua fedele assistente Grace.
GRAFICA
Gabriel Knight 2-The Beast Within è un gioco punta e clicca in terza persona, con grafica in FMV, vale a dire, come si usava a quei tempi, un “film interattivo”, con personaggi in carne ed ossa, interpretati da attori veri, che si muovono su sfondi ricreati con la tecnica del green screen, come si vede in alcuni studi cinematografici.
Questa tecnica contribuisce a rendere il gioco più immersivo e coinvolgente, aumentando la sensazione di trovarsi davanti ad un vero e proprio prodotto cinematografico.
ENIGMI
A dire il vero, i puzzle veri e propri presenti nel gioco sono pochissimi e si limitano ad una sequenza a tempo in una cappella e ad un labirinto nella parte finale, per il resto si tratta dei classici enigmi basati sull’uso di oggetti presenti nell’inventario
INTERFACCIA
Il gioco, come già accennato è un normale punta e clicca in terza persona, controllabile completamente con il mouse: con il tasto sinsitro si controlla il personaggio e si esaminano usano gli oggetti in inventario, che sono esaminabili cliccando l’apposita icona a forma di lente d’ingrandimento sullo schermo.
I salvataggi si effettuano selezionando l’apposita opzione dal menù principale che si apre cliccando la piccola immagine all’interno della barra dell’inventario.
Da sottolineare il fatto che, ad un certo punto, sarà possibile utilizzare entrambi i personaggi, uno per le indagini “sul campo” ed uno per le ricerche bibliografiche
SONORO
Le musiche del gioco, composte da Robert Holmes, marito di Jane Jensen, sono veramente molto belle, a tratti malinconiche, per sottolineare qualche sequenza particolarmente sentimentale, a tratti cupe ed inquietanti , per sottolineare, invece, la sensazione che stia per accadere qualcosa di importante
CONCLUSIONI
Un buon gioco, ideale per gli amanti delle storie da brivido, in particolare per cni ama i licantropi o semplicemente per cni ammira i lavori della Jensen e per chi, disponendo della versione originale, vuole fare “un tuffo nel passato”