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Ci sono opere che, per via del loro grande successo, a volte, diventano qualcosa di più, come ad esempio un film.

Questo è il caso, ad esempio dell’Ape Maia, creata nel 1912 da uno scrittore tedesco e diventata poi una serie tv un secolo, conosciuta in Italia con il titolo di L’Ape Maia 3D.

A dire la verità vi era stata molto prima un’altra trasposizione televisiva a cartoni animati, risalente agli anni ’70, una produzione nippo-austro-tedesca che, probabilmente, i piùà adulti ricorderanno e che recentemente era stata riproposta anche in edicola, con il consueto sistema fascicolo più cassetta o dvd.

Negli ultimi anni abbiamo assistito prima alla sopracitata trasposizione 3D e ora ad un film, sempre il 3D, nel quale la piccola ape dovrà tentare di sventare un pino organizzato dalle vespe per impossessarsi di tutta la pappa reale contenuta nell’alveare.

Come accennato, però questa è solo una delle tante trasposizioni del personaggio di Maia che, essendo stato creato da più di trenta anni vanta già una lunga serie di rielaborazioni che vanno dai romanzi ai videogiochi.

Questo è l’ennesimo esempio di un personaggio che viene reso protagonista di una vicenda apparentemente semplice, in quanto si basa sulla salvezza del proprio mondo, ma che, comunque, riveste grande importanza dal punto di vista emotivo, essendo un personaggio che, in una certa misura, fa parte dell’infanzia e dell’immaginario di alcuni di noi, almeno di quelli più grandi, magari cresciuti con le avventure di questo simpatico personaggio, tenero e curioso, con il quale, almeno una parte di noi, si può identificare e per il quale si è naturalmente portati a simpatizzare e a provare affetto. Del resto il mondo dei cartoni animati è pieno di personaggi “infantili” con i quali specialmente i più piccoli si possono identificare.

Un film sicuramente consigliato, magari da vedere al cinema con la propria famiglia