Marte, in questo periodo, è più trafficato di un’autostrada!
Dopo l’arrivo della sonda Maven, pochi giorni fa, un altro veicolo ha raggiunto l’orbita del “pianeta rosso”, stavolta si tratta di una missione indiana, lanciata a novembre con il Polar Satellite Launch Vehicle da un centro della Indian Space Research Organization, la sonda si è inserita da poco nell’orbita del pianeta, il suo obiettivo primario srà quello di cercare possibili fonti di metano su Marte e di studiare ed analizzare i dati raccolti per valutare l’ipotesi dell’esistenza di forme di vita primitive.
L’ultima fase del viaggio riguarda, appunto, l’inserimento della sonda nell’orbita di Marte ed è ritenuta la più critica e rischiosa, dal momento che il veicolo deve essere “scongelato” e deve bruciare la maggior parte del carburante liquido disponibile, compiendo un giro dell’orbita del pianeta ad una velocità superiore a 150 chilometri.
L’India diventerà, così, la quarta nazione del mondo a conquistare l’orbita di Marte con una spedizione dal costo relativamente modesto, il veicolo si unisce all’insieme dei tanti altri già presenti sul pianeta, come Curiosity, Spirit ed Opportunity e la sonda Maven, da pochi giorni presente sul pianeta.
Con questo sale a 7 il numero delle missioni attualmente attive su Marte.
L’esplorazione del pianeta rosso è una parte fondamentale delle missioni russe,americane europee e giapponesi, con dozzine di sonde inviate ad esplorare la superficie del pianeta, magari non sempre con successo, a causa di eventuali limiti tecnologici o strutturali.
Sfortunatamente, in nessuna di queste era presente un equipaggio, anche se si è sempre trattato di missioni con l’obiettivo di asplorare il pianeta, rispondendo ad importantissime domande sul suo passato.
L’organizzazione di queste missioni ha richiesto un enorme dispendi di risorse economiche, non sempre ripagato da un successo, infatti le missioni fallite ammontano a circa 2/3 su un totale di oltre cinquanta lanci.
La sonda indiana, così come Maven, trasporterà esclusivamente attrezzature per l’analisi dell’atmosfera marziana.
Magari, un giorno non lontano, partirà un’esplorazione con equipaggio umano