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Le esplorazioni spaziali sono sempre state il sogno dell’uomo che da tempi immemorabili ha sempre scrutato il cielo chiedendosi se ci sia vita su altri pianeti.

Effettivamente l’universo è talmente vasto che è impossibile pensare di essere completamente soli.

Da qualche anno a questa parte abbiamo assistito ad una grandissima moltiplicazione di missioni spaziali, con l’obiettivo di scoprire nuove forme di vita extraterrestre.

Qualche anno fa sono iniziate le missioni su Marte, probabilmente perché questo è il pianeta più facile da raggiungere o semplicemente perché si tratta del pianeta più affascinante.

È notizia recente che la sonda Maven abbia raggiunto il pianeta.

Questa, però, non risulta essere la prima missione inviata su Marte: qualche anno fa è stata inviata un’altra missione che, a quanto pare, è riuscita a trovare tracce di ghiaccio sul pianeta, probabile indice della presenza di vita.

Queste scoperte hanno stimolato l’immaginazione sulla presenza di forme di vita intelligenti, ma, in realtà, queste storie risalgono a molto prima, con i primi romanzi di fantascienza che aprivano la possibilità dell’esplorazione ddi nuovi mondi.

Anche il cinema ha avuto un ruolo importante, fornendoci un supporto visivo, cosa che nei romanzi non accade.

Per tornare all’argomento principale della news, la sonda Maven è appena entrata nell’orbita di Marte con l’obiettivo di analizzare l’atmosfera, contrariamente alle missioni passate che, invecer, avevano il compito di analizzare la superficie.

Questo studio potrebbe aiutare a scoprire le ragioni che hanno portato Marte a diventare un pianeta tanto arido, quindi, presumibilmente, poco o per nulla adatto alla vita, contrariamente a quanto si pensa.

Si crede che, negli ultimi tempi, il pianeta sia stato oggetto di grossi cambiamenti climatici e questo studio ha l’obiettivo di individuarne i fattori, ad esempio la morfologia di molti crateri fa pensare che vi fosse la presenza di valli o di acqua in passato che, probabilmente, scorreva perfino in superficie.

La sonda trasporta moltissimi strumenti : una parte riguarda l’analisi della ionosfera marziana, una seconda parte verrà utilizzata per l’analisi dell’atmosfera più esterna, l’ultima, invece, riguarda l’analisi della composizione dell’atmosfera vera e propria.

Speriamo che questa missione contribuisca ulteriormente alla conoscenza di questo pianeta così misterioso