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Titolo: eXistenZ
Nazione: Canada, UK
Anno: 1999
Regia: D.Cronenberg
Con: j.j.Leigh, J.Law

INTRODUZIONE
La vita reale, la biologia e la realtà virtuale, ovviamente, sono due cose diverse e completamente opposte, ma cosa accadrebbe se si “fondessero”, cioè se un essere vivente consentisse di entrare in un mondo completamente virtuale come quello dei videogiochi?

STORIA
eXistenZ è un film che racconta la storia di Allegra Geller, programmatrice di videogiochi che, a causa di un attentato alla sede della compagnia dove lavora, è costretta a scappare, aiutata da Ted Pikul, un dipendente della stessa compagnia.

Lungo la strada i due si troveranno costretti ad affrontare una strana avventura all’interno dell’ultimo “prodotto” della Geller, una sorta di mondo virtuale con regole, trama e personaggi prestabiliti, in pratica un videogioco e scopriranno che, a volte, distinguere la realtà dalla finzione non è facile come sembra!

OPINIONI
Non saprei dare un’opinione precisa su eXistenZ: da un lato, essendo un videogiocatore, mi sono sentito particolarmente coinvolto, come se il film parlasse “a quelli come me”, d’altro canto vedere una sorta di esseri biologici utilizzati come dispositivi di gioco mi ha lasciato leggermente spiazzato.

TECNICAMENTE
Il film è stato realizzato nel 1999, quindi, per essere un prodotto cinematografico “di fine secolo”, nonché “di transizione” verso il nuovo millennio, appare molto ben fatto.

Il mondo virtuale del videogioco è molto curato e i personaggi sono molto ben caratterizzati, soprattutto per quanto riguarda il fatto che, in alcuni videogiochi, se, durante un dialogo, non viene fornita la risposta adeguata, questo si ripete.

Alcuni dialoghi risultano, forse, leggermente ridicoli, in particolare per il fatto che la protagonista conservava il GamePod, il dispositivo di gioco, dentro al suo corpo e che, ogni volta che qualcosa non andava era quasi come se una donna incinta avesse problemi col bambino o fosse sul punto di perderlo. Anche queste creature, comunque sia, risultavano ben realizzate, anche se era difficile comprendere cosa fossero esattamente.

CONCLUSIONI
Una buona pellicola che riflette, forse, tutta la “paura” e la diffidenza di certa gente nei confronti della tecnologia, specialmente se troppo avanzata.