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Titolo: Unicorn Store
Nazione: USA
Anno: 2017
Regia: B,Larson
Con: B.Larson, S.L.Jackson

INTRODUZIONE
I sogni e la fantasia che ognuno ha nell’infanzia sono qualcosa di meraviglioso e magico, che ci può aiutare ad andare avanti nei momenti più difficili.

Arriva, però, un momento, nella vita di ciascuno di noi, nel quale è bene conservare un pizzico di quella magia e di quell’innocenza, ma imparare a fare i conti con la vita reale.

In questo caso sembrano esserci grandi problemi riguardo tale aspetto, vediamo perché.

TRAMA
Unicorn Store è la storia di Kit, giovane artista che, dopo aver provato a sostenere un colloquio d’ammissione in un istituto d’arte e averlo fallito, decide di mettere da parte i suoi sogni e accettare un lavoro più stabile.

L’incontro con lo strano proprietario di un negozio risveglierà l’entusiasmo della ragazza, attratta da una prospettiva decisamente bizzarra.

OPINIONI
Possiamo definire Unicorn Store una sorta di film fantasy più contemporaneo, soprattutto se consideriamo la promessa fatta alla protagonista.

I film fantasy, solitamente, non prendono così alla lettera la concezione della fiaba, invece, in questo caso, si sfocia persino nell’irrealizzabile a livello più “spinto”, puntando su una creatura soprannaturale tipica dei racconti per bambine: gli unicorni!

L’unico modo di “accettare” la cosa è fingere che si tratti di qualcosa di puramente simbolico e che l’essere in questione rappresenti qualcosa di più.

TECNICAMENTE
Anche l’aspetto tecnico d questo film è in linea con il suo genere e con il suo lato fortemente giocoso e fiabesco: la fotografia, più “spenta” in determinate scene, si “accende” improvvisamente nelle scene ambientata all’interno del Negozio di Unicorni.

Anche u personaggi, in questo film, sembrano molto “svampiti” o troppo sopra le righe, soprattutto per quanto riguarda la protagonista.

CONCLUSIONI
Una pellicola carina ma non particolarmente brillante.

Adatta soprattutto se siete in cerca di una favola da guardare con una bambina abbastanza piccola da credere ancora in queste storie,