In questi giorni abbiamo assistito alla grande apertura e ai primi eventi di EXPO 2015 che si terrà a Milano fino al 31 Ottobre, si tratta di una grande iniziativa, una sorta di esposizione universale che si terrà, appunto nella città di Milano, il cui tema principale sarà l’alimentazione, con decine di stand, esposizioni provenienti da diversi paesi del mondo ed eventi che si svolgeranno nella maggior parte della città, come concerti, eventi, mostre, esposizioni ed incontri di vario tipo.
Purtroppo, come sempre accade anche EXPO 2015 è oggetto di polemiche, specialmente per quanto riguarda l’aspetto organizzativo, per la presenza di numerosi cantieri ancora attivi o per scandali vari che si sono abbattuti sulla manifestazione già da qualche giorno.
Oltre a tutto ciò si aggiungono, nell’area della manifestazione, numerosissime e violentissime proteste, organizzate da un gruppo che opera con il nome di No Expo, con disordini che coinvolgono, principalmente, l’area della manifestazione.
Queste proteste sembrano non avere un vero e proprio motivo specifico e forse sono dettate dalla chiusura mentale di alcune persone, motivata dall’intolleranza verso le altre culture, dal momento che EXPO 2015 avrà proprio questo scopo, utilizzare il cibo come veicolo di diffusione di altre culture.
Ovviamente sono state predisposte iniziative per arginare questo genere di episodi, tentando di sensibilizzare i cittadini e non solo nei confronti di questo complesso problema.
Sfortunatamente, negli ultimi giorni, gli iscritti ai social network come Facebook hanno avuto modo di rendersi conto di questa difficilissima situazione, dato il numero discretramente alto di post presenti sull’argomento, con foto che mostrano addirittura ragazzi sorridenti vicino ad auto bruciate.
In questo scenario non si può fare a meno di pensare che lo spirito della manifestazione possa, in qualche modo, risentirne.
Speriamo che questi episodi terminino presto, lasciando spazio alla manifestazione vera e propria, finora senza precedenti e che segna sicuramente una svolta di qualche tipo nei rapporti tra l’Italia e gli altri paesi.