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Titolo: Memento

Nazione: USA

Anno: 2000

Regia: C.Nolan

Con: G.Pearce, C.A.Moss

INTRODUZIONE

La mente umana è un meccanismo molto fragile e misterioso.

Nessuno sa ancora con precisione come funzioni ed è proprio questo il tema centrale intorno al quale si sviluppa la complessa trama di questa particolarissima pellicola.

STORIA

Memento è un film molto particolare che racconta la storia di Leonard Shelby il quale, a causa di un incidente, seguito ad un violento trauma dopo l’omicidio della moglie, sviluppa una particolare forma di amnesia che gli impedisce di ricordare eventi recenti.

L’unico mezzo a disposizione di Leonard per “tenere traccia” dei suoi ricordi è una Polaroid, usata per scattare foto di persone e luoghi, sulle quali vengono poi annotate tutta una serie di informazioni, utili nei momenti seguenti a questi “vuoti di memoria”.

Gradualmente l’uomo verrà coinvolto in una complessa indagine, dai risvolti inaspettati.

OPINIONI

Memento è un film molto particolare e complicato: io stesso, pur avendolo visto due volte, una in italiano e una in lingua originale, non sono in grado di “tirare le fila” della trama.

Il regista stesso non aiuta lo spettatore in questo compito, nemmeno durante la visione, lasciandoci discretamente liberi di trarre le nostre conclusioni, anche se non così tanto come in altre sue opere del recente passato, quali Interstellar o Inception.

TECNICAMENTE

Il film è fortemente caratterizzato da una particolarità tecnica piuttosto spiazzante: il montaggio è eseguito al contrario, dalla fine si procede a ritroso verso l’inizio.

Questo può creare notevoli difficoltà di comprensione della storia, che va seguita con una notevole concentrazione.

In alcuni punti la fotografia passa, inoltre, da toni caldi ma cupi al bianco e nero e questo aumenta la confusione nello spettatore.

CONCLUSIONI

Coinvolgente ma particolarissimo, una pellicola che, come precisato più sopra, non si lascia seguire facilmente, richiedendo, al contrario, una certa capacità per familiarizzare con la sua “logica”.