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Sono pochissimi i film che, arrivati nelle sale riescono ad ottenere un successo di pubblico tale da balzare ai primi posti di un’ipotetica classifica, basata sugli incassi ottenuti al bottegnino, magari fin dalle primissime settimane di programmazione in sala.

È il caso, questo mese, di Interstellar, il nuovo film di Christpher Nolan con Matthew McConaughey ed Anne Hathaway, ambientato in un ventunesimo secolo alternativo e vagamente post-apocalittico, in cui la Terra è devastata da terribili fenomeni atmosferici, con tempeste di sabbia ininterrotte e raccolti a rischi di anno in anno, una situazione che minaccia gravemente la vita sul pianeta.

Date queste premesse possiamo dire che Interstellar è un film diverso da molti altri, pur essendo abientato in un contesto abbastanza utilizzato come il post-apocalittico dove però, fino a questo momento, la vita sulla Terra era minacciata da virus, zombie o creature aliene, quindi con un maggiore accento sulla parte fantascientifica.

Questa volta, invece, Interstellar si propone di affrontare un tema drammatico come la scomparsa della vita sulla Terra da un punto di vista più verosimile, spingendo ad una riflessione più profonda su come un’ipotetica catastrofe climatica potrebbe cambiare per sempre la nostra vita e quella dell’intera razza umana.

Al di là delle tematiche trattate il successo di un film potrebbe essere determinato anche dalla sua spettacolarità, direttamente proporzionale al budget impiegato per la sua realizzazione.

In questo caso Interstellar è stato realizzato con un budget di 165.000.000 di dollari il che lo rende, probabilmente, uno dei film più costosi dell’anno.

Oltre a questo possiamo aggiungere che la colonna sonora, curata da Hans Zimmer, creatore di quella di Inception e Batman, dello stesso nolan, e qualche anno prima di quella del famoso film della Disney Il Re Leone, è valsa a questo film il Music in Media Awards di quest’anno.

Il film è uscito nelle sale italiane il 6 novembre ed è attaualmente al primo posto in classifica per numero di spettatori e per incassi, un motivo in più per non perderlo assolutament.