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Titolo: Boris
Nazione: Italia
Anno: 2007
Con: f.Pammofino, C.Guzzanti

INTRODUZIONE
La metatelevisione, il metacinema, la metaletteratura e il metateatro non sono tecniche molto conosciute, ma consistono in opere di cinema, letteratura, televisione o teatro che citano il mezzo espressivo stesso.

Analizziamo questa produzione, densa di riferimenti e critiche al mondo televisivo italiano.

TRAMA
Boris è una serie tv che racconta la storia di un regista di fiction italiane, Renè Ferretti, alle prese con innumerevoli tentativi di creare una fiction italiana di qualità, Gli Occhi del Cuore e con i problemi che questo comporta: pessimi attori, problemi con la distribuzione e con la produzione, problemi di amministrazione del budget e delle risorse finanziarie diponibili.

Renè, ad un certo punto, tenterà anche di realizzare un proprio sogno nel cassetto, scrivere e produrre una fiction sulla figura di Niccolò Macchiavelli, progetto che, purtroppo, verrà bloccato dall’emittente televisiva stessa.

OPINIONI
Secondo alcuni Boris è una serie tv geniale e con il senno di poi devo dire di trovarmi d’accordo con questa opinione, dal momento che questa produzione ci pone davanti ad un’interessantissima riflessione: il pubblico televisvo italiano non capisce bene cosa vuole perché spesso ci si lamenta dell’esistenza di produzioni tutte uguali, ma quando si prova a guardare qualcosa di diverso, lo stesso pubblico si lamenta e rivuole programmi simili ai precedenti.

Questo è dimostrato molto bene nella parte in cui vengono mostrati gli infruttuosi tentativi del regista di proporre la propria idea che viene, infatti, quasi subito bocciata dalla produzione o comunque iniziata e mai completata.

TECNICAMENTE
Questa serie tv ha un aspetto tecnico molto particolare, trattandosi di un prodotto televisivo sulla stessa televisione, infatti la regia, la fotografia e le interpretazioni sono “doppie”, da una parte abbiamo quelli della serie tv e dall’altra quelle di Gli Occhi del Cuore, la fiction fittizia, girata dal protagonista.

Un esperimento molto interessante che, però, può spiazzare e confondere, rendendo ancora più difficile un giudizio approfondito.

CONCLUSIONI
Un ottimo prodotto, divertente e leggero ma con una riflessione profonda sui gusti del pubblico moderno.

Consigliatissima a chi desiderasse approfondire i propri studi sulla critica della televisione.