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Titolo: Big Hero 6
Nazione: USA
Anno: 2014
Con le voci di: A.Valli, F.Insinna

INTRODUZIONE
Primo esempio di “anime made in USA”, produzione americana con forti richiami alla cultura orientale che riesce ad ibridare e a mescolare benissimo questi due elementi, tanto nell’ambientazione quanto nella trama, che presenta alcuni elementi caratteristici di tale cultura.

TRAMA
Big Hero 6 è un film ambientato in un’immaginaria metropoli, chiamata San Fransokyo, cracconta la storia di Hiro Yamada, giovane ragaazzo prodigio, ormai pronto per frequentare l’Università a soli quattordici anni.

Durante una visita alla facoltà di ingegneria Hiro conoscerà un gruppo di strani ragazzi e avrà modo di entrare in contatto con Beymax, strana creatura che si defifinisce “operatore sanitario”, a metà tra un robot e un bambolotto gonfiabile.

Alla morte del fratello, in seguito ad un’eplosione, Hiro dovrà darsi da fare per scoprire le cause dell’incidente-

OPINIONI
Pur essendo un film d’animazione, forse, Big Hero 6, affronta temi troppo complicati, adulti e maturi per essere compresi pienamente da un pubblico troppo giovane, come la perdita di una persona cara, scarsamente affrontata, finora, all’interno di questo genere di produzioni, ritenute, forse, troppo per bambini.

Solo ultimamente, infatti, alcune case di produzione si stanno dando da fare per produrre pellicole  adatte anche ad un pubblico adulto, pur senza rinunciare all’impiego di creature buffe e simpatiche.

TECNICAMENTE
Sotto l’aspetto tecnico c’è da dire che questo film mostra un ottimo lavoro alla base, in particolare per quanto riguarda l’ambientazione.

Sicuramente non è facile mescolare lo stiletipico delle metropoli americane con quello orientale, ma devo dire che, almeno dal mio punto di vista, l’esperimento risulta abbastanza ben riuscito.

Per quanto riguarda le animazioni, la fotografia e la “regia” devo dire che questi aspetti appaiono gestiti abbastanza bene, per quanto posso giudicare non intendendomene abbastanza.

CONCLUSIONI
Un film maturo, toccante e profondo, a tratti molto divertente ma che, per la delicatezza di alcune tematiche, può essere compreso pienamente solo da un pubblico più adulto.