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Titolo: Zoolander 2

Nazione: USA

Anno: 2016

Regia: B.Stiller

Con: B.Stiller, P.Cruz

INTRODUZIONE

Il modello più fuori di testa del mondo è tornato!

In questa nuova avventura il nostro eroe dovrà darsi da fare per salvare il mondo della moda e il suo stesso figlio!

STORIA

Zoolander 2 è un film con una storia tanto strampalata quanto originale: sono trascorsi quindici anni dagli eventi della prima pellicola e dopo un incidente che ha causato il crollo del suo Centro e la morte della moglie Derek è ormai deciso a ritirarsi dal mondo della moda, almeno fino a quando la giovane ispettrice Valentina Valencia lo contatta per chiedere il suo aiuto, un maniaco omicida sta seminando morte tra le popstar, queste ultime, prima di morire, inviano dai loro telefoni strani selfie, tutti con la stessa espressione.

Che sia un messaggio in codice?

Toccherà a Derek chiarire questo mistero e fermare una strana cospirazione che prevede perfino il sacrificio di un Prescelto, discendente del primo modello, presente con Adamo ed Eva nel Giardino dell’Eden.

OPINIONI

Zoolander 2 è un film che, per quanto possibile, tenta di introdurre una maggior “profondità” e “complessità” nella trama, il tutto, ovviamente, senza prendersi eccessivamente sul serio.

Di fatto la trama riguardante la setta degli stilisti, il sacrificio di un Prescelto e la leggenda di Steva appaiono, più che altro, come una sorta di parodia delle pellicole d’avventura quali, ad esempio, quelle tratte dai romanzi di Dan Brown. Superficialmente vi è anche un tentativo di inserire una sorta di rapporto problematico padre-figlio che però, per l’appunto, non viene mai trattato in maniera troppo invasiva.

TECNICAMENTE

Come per il predecessore, la regia di questo film è affidata allo stesso Stiller che, questa volta, compie un decisivo passo in avanti, tentando di far somigliare la pellicola più a un thriller/action che ad una commedia.

Ovviamente questa sperimentazione non eccede, limitandosi solo ad alcune scene nelle quali, di fatto, la fotografia sembra un po’ più “cupa”.

CONCLUSIONI

Un’altra pellicola molto intrigante, anche se decisamente meno surreale, assurda e critica della precedente.

Un tentativo di applicazione del “dark” al mondo della moda.